L’Italia è il primo paese al mondo per turismo e cultura ma il suo patrimonio artistico (costituito da oltre 6000 musei e siti culturali) non riesce ad esprimere al massimo le proprie potenzialità, a causa di una gestione conservatrice della cultura che sottovaluta il ruolo dell’evoluzione della società e quindi anche dei suoi progressi tecnologici.
Il teatro massimo Vittorio Emanuele di Palermo è uno tra i più grandi edifici teatrali lirici d’Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna.
Un evento, inserito nel più ampio programma della seconda edizione delle Invasioni Digitali diffuse sul territorio nazionale, ideato allo scopo di far conoscere in maniera originale il monumento che rappresenta probabilmente il principale simbolo di Palermo.
Attraverso una giornata di visite guidate all’interno dell’edificio progettato da Ernesto Basile (biglietto ridotto speciale per l’occasione e percorsi di edutainment offerti dalla Fondazione Teatro Massimo) i visitatori, muniti di smartphone e tablet, hanno potuto condividere l’invasione attraverso post e foto su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.
Quest’anno il tema scelto è stato quello dei grandi compositori: Verdi, Mozart, Beethoven, Wagner e Čajkovskij hanno fatto capolino nelle foto degli invasori, tutte rigorosamente con l’hashtag #invadoilMassimo, grazie ai cartonati in miniatura realizzati per l’occasione.
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Oltre 600 gli invasori presenti, che hanno condiviso con tweet, foto e post su Facebook la loro visita guidata al più grande edificio teatrale d’Italia, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione Giovani per il Teatro Massimo. L’hashtag #invadoilMassimo ha raccolto ben 509 foto (il doppio rispetto all’anno passato) mentre quello globale #invasionidigitali ha raggiunto quota 22.614.
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