Dall’alleanza tra le organizzazioni non profit Per Esempio Onlus e PUSH, nasce a Palermo “Prompt4, Department of Responsible AI for social and sustainable impact”.
Le due realtà, attive da oltre dieci anni nella progettazione di programmi educativi, di inclusione sociale e di innovazione urbana, uniscono le forze per dare vita a un’iniziativa di ricerca-azione volta a rafforzare il legame tra impegno sociale e sviluppo tecnologico.
L’intelligenza artificiale è ormai parte integrante della vita quotidiana di persone e organizzazioni. Mentre si cerca di coglierne opportunità e rischi, anche il mondo del non profit vi si confronta, spesso in una logica utilitaristica e di aumento delle performance.
Sentivamo il bisogno di creare uno spazio organizzato indipendente di studio, riflessione e sperimentazione sull’uso dell’AI e sull’impatto sociale e ambientale che essa produce. Il dipartimento nasce proprio per interrogarsi, attivare dibattiti e promuovere soluzioni orientate alla crescita sostenibile e al rafforzamento delle comunità.
Crediamo che l’intelligenza artificiale abbia la potenzialità per essere uno strumento straordinariamente potente per rendere più efficaci, inclusivi e trasformativi i progetti e gli interventi che il terzo settore realizza quotidianamente. Se guidata da una visione consapevole e orientata al bene comune, l’AI può rappresentare una leva capace di amplificare l’impatto sociale e promuovere comunità più inclusive. Al contrario, se utilizzata in maniera miope, rischia di ridursi a un mero acceleratore di produttività, senza generare reale cambiamento, limitandosi ad alimentare dinamiche competitive e stereotipate, invece di rafforzare la capacità di prendersi cura delle persone.
Un esempio emblematico è rappresentato dalla partecipazione ai bandi: strumenti di AI hanno moltiplicato la capacità di produrre proposte progettuali, esasperando la competizione e riducendo spesso la qualità della progettazione a un mero esercizio di stile.
Un altro aspetto cruciale consiste nell’individuare e superare gli attuali bias cognitivi dell’AI generativa, alimentati da dati che riproducono relazioni di potere e riflettono dinamiche sociali profonde. Anche in questo campo, intervenire in modo efficace richiede non solo la correzione dei modelli, ma una revisione critica dei sistemi sociali che originano quei dati.
Può dunque un sistema, messo in crisi dall’intelligenza artificiale e da tanti altri fattori ancora, essere ripensato? Può una lettura umana del fenomeno orientare l’uso dello strumento artificiale a fini altri, decretando la non più adeguatezza del sistema bando? Può una nuova capacità delle organizzazioni essere messa al servizio di nuovi schemi di alleanza fiduciari e collaborativi piuttosto che competitivi?
Esistono già pratiche che si muovono in questa direzione: in India, il movimento AgTech for Agroecology impiega soluzioni di intelligenza artificiale per supportare decisioni in tempo reale basate sul monitoraggio del suolo e sull’integrazione delle reti di conoscenza locale, promuovendo la sovranità tecnologica delle comunità agricole e favorendo la diffusione di modelli agroecologici.
Anche Prompt4 ha già mosso i primi passi. Nadir, realizzato da PUSH con il supporto di Per Esempio, è un prototipo di agente conversazionale multilingue progettato per semplificare l’accesso ai diritti fondamentali delle persone migranti attraverso la democratizzazione delle informazioni col supporto delle reti territoriali.
Interrogarsi, attivare un dibattito e sperimentare soluzioni guidate da intenzionalità sociale diventa oggi urgente tanto quanto necessario nel perseguimento di obiettivi di crescita e sviluppo capaci di prendersi cura della comunità dentro la quale queste agiscono.
Prompt4 intende coinvolgere professionalità della ricerca, della filosofia e del design, persone autorevoli della pubblica amministrazione, del privato sociale ed imprenditoriale con l’ambizione di guidare processi di cambiamento critico.
Quella che ci attende è una sfida ambiziosa per ripensare il rapporto tra tecnologia e società, a partire dal terzo settore, dalle comunità e dall’ambiente.